Archivio generale del Movimento dei Focolari (Rocca di Papa - RM)

Fig. 1 - La fondatrice del Movimento dei Focolari, Chiara Lubich, e i cofondatori, Igino Giordani e Pasquale Foresi, giugno 1974 a Rocca di Papa




Dal carisma di Chiara Lubich (1920-2008) nasce il Movimento dei Focolari. Ragazza trentina, negli anni bui della seconda guerra mondiale nello sgomento generato dal bombardamento di Trento del 13 maggio 1944 lascia la sua famiglia, in fuga nelle montagne, per restare in città con alcune amiche che, ispirate dall’ideale spirituale dell’amore fraterno universale, sono dedite all’impegno verso i poveri e i sofferenti. Con loro dà vita al primo focolare, che subito si allarga a raggiungere solo in due mesi oltre 500 persone, tutte impegnate a mettere in pratica quei principi religiosi e spirituali che Chiara, in un percorso meditativo e mistico, scopre e comunica.


Il riconoscimento del movimento, con la denominazione di Opera di Maria, e di Chiara come fondatrice, arriva solo nel 1962, ad opera di Giovanni XXIII, dopo anni di studio da parte della chiesa cattolica per accogliere nel suo alveo un’associazione spontanea di laici, ispirata agli ideali di amore e di unità fraterna, fondata da una donna.

Fig. 2 - Veduta aerea della sede centrale dell’AGMF a Rocca di Papa (Roma)







L’Archivio generale del Movimento, dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Lazio il 25 giugno 2019, è conservato nella sede centrale del movimento a Rocca di Papa.

Il complesso archivistico comprende il fondo Chiara Lubich, con documentazione precedente all’istituzionalizzazione del movimento, e il fondo del Governo del Movimento, a partire dal 1965, in continuità con quello della fondatrice.














Fig. 4 - Riflessione di Chiara Lubich sul "Focolare" da un abbozzo di statuto del 1951Fig. 3 - Armadi compactus per la conservazione della documentazione cartacea
La ricca documentazione include lettere, scritti, diari, discorsi, conferenze telefoniche planetarie, materiali audio e video che attestano relazioni intessute con persone e personalità sia civili che religiose di ogni latitudine nella costruzione di un’Opera prettamente laica composta da persone delle più varie età e di ogni estrazione sociale.

La stessa Chiara Lubich aveva organizzato le sue carte dividendole in tre nuclei: aveva voluto custodire personalmente nella sua casa la parte di documenti più privata, mentre aveva affidato un’altra vasta parte alla sua segreteria personale che è andata creandosi e sviluppandosi dagli anni ’60 e con cui teneva un contatto quotidiano e continuo. Altri documenti riguardanti la sua funzione come presidente li aveva affidati alla segreteria centrale del governo del movimento.


Accanto al fondo Chiara Lubich e al fondo del Governo del Movimento sono gli archivi dei co-fondatori: Igino Giordani (1894-1980) e Pasquale Foresi (1929-2015).

L’incontro di Chiara Lubich con Igino Giordani risale al 1948. Deputato della Costituente, scrittore, giornalista, sdirettore di varie riviste, direttore della Biblioteca Vaticana, è stato riconosciuto come co-fondatore per il contributo da lui dato alla concretizzazione nel sociale della spiritualità di Chiara. E’ il primo dei focolarini sposati, persone consacrate pur nello stato di vita coniugale.

Pasquale Foresi, entrato nella prima comunità maschile dei Focolarini nel 1949 e poi ordinato sacerdote, per la sua profonda conoscenza della teologia è stato interlocutore qualificato nei rapporti con la Chiesa, soprattutto quando il nascente Movimento è stato sotto studio da parte del Sant’Uffizio. Ha contributo alla fondazione della cittadella di testimonianza Loppiano nei pressi di Firenze e di cittadelle in vari punti del pianeta.

Fig. 5 - Attività di digitalizzazione dell'archivio multimediale

Considerato il dialogo tra le carte prodotte da Chiara Lubich e dai co-fondatori e le loro personali biblioteche, contenenti testi di studio e loro scritti, nonché – per quanto concerne Chiara Lubich – il rapporto tra l’attività documentata dalle carte e gli oggetti tecnologici con cui realizzava telefonate multiple, messaggi radio, videochiamate e i donativi e riconoscimenti ricevuti durante i suoi viaggi, la dichiarazione di interesse storico ha incluso l’intero complesso (archivi, biblioteche, oggetti) con la seguente motivazione: il complesso “testimonia, attraverso la documentazione prodotta dai fondatori, dai collaboratori e, a partire dall’approvazione pontificia nel 1962, dal “Governo del Movimento”, il nascere e il diffondersi di un movimento ecclesiale laico che afferma una spiritualità di unità e di condivisione da attuare nella società. La figura carismatica di Chiara Lubich, la sua capacità di diffondere attraverso mezzi tecnologici all’avanguardia il suo messaggio spirituale e l’ampia adesione documentata da lettere, fotografie, riconoscimenti e doni, la levatura di personalità quali Igino Giordani e Pasquale Foresi, impegnati non soltanto nella fondazione e nella crescita del movimento ma nella costruzione di una politica cattolica insieme alla straordinaria espansione del movimento oltre i confini nazionali con la fondazione di ventitre cittadelle in vari paesi, trovano nella documentazione di natura archivistica, bibliografica e materiale che costituisce questo compendio una straordinaria testimonianza”.