Archivio e biblioteca Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti - ANPPIA (RM)

Immediatamente dopo la fine della guerra, coloro che patirono varie forme di persecuzione durante il fascismo costituirono numerosi gruppi, comitati e organizzazioni a carattere regionale e provinciale. Queste ultime si fusero nella Confederazione nazionale perseguitati politici antifascisti, che svolse il suo primo congresso a Roma, nel Salone Margherita di via Due Macelli nei giorni 7, 8 e 9 ottobre 1946. Nacque così l’Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti – ANPPIA, il cui scopo era riunire quanti si opposero al regime fascista, dalla sua instaurazione fino alla caduta, e di rappresentarne i valori e le istanze.

Sin dalla sua fondazione, l’ANPPIA si è caratterizzata per essere un’Associazione unitaria, aperta a tutti gli antifascisti di diverso orientamento politico e culturale. Il primo presidente fu Umberto Terracini, Presidente dell’Assemblea Costituente. Tra i suoi dirigenti vi sono stati Sandro Pertini, Nadia Spano, Mario Venanzi, Paolo Bufalini, Giulio Spallone, Adele Bei, Teresa Noce, Fausto Nitti, Claudio Cianca, Lina Merlin, Alberto Iacometti, Adriano Dal Pont, Pietro Amendola e moltissimi altri.

Fig. 1 - Archivio ANPPIA



L’ANPPIA conserva nella sua sede romana in Corsia Agonale 10, vicino piazza Navona, un importante archivio che si estende per 25 ml ca., i cui primi documenti risalgono al 1944, che annovera anche stampe fotografiche, manifesti, registrazioni audio su nastri magnetici, VHS, CD e oggetti di tipo memorialistico (medaglie commemorative, targhe, una bandiera ma anche timbri dell’Associazione). 

L’archivio è ospitato in due sale. Una sala accoglie le principali serie prodotte dall’Associazione: bilanci, corrispondenza ripartita in estera (principalmente con analoghe associazioni in Spagna e nei Paesi del blocco socialista), istituzionale (con altre associazioni della memoria e con le oltre 30 fra federazioni e sezioni territoriali), Congressi e Consigli nazionali, documentazione preparatoria delle pubblicazioni curate dall’Associazione.



Fig. 2 - Schedario internati confinati

Fig. 3 - Schedario


L’altra sala ospita l’archivio fotografico e due  schedari,  uno con le schede nominative in ordine alfabetico dei richiedenti lo status di perseguitato per motivi politici e razziali -lo status di perseguitato politico-razziale è stato riconosciuto dalle leggi 541/1971, 17/1978 e 140/1985 che lo hanno qualificato come beneficio, anche economico, non reversibile-, l’altro con le schede nominative in ordine alfabetico degli internati e dei confinati politici. 








La biblioteca dell’ANPPIA raccoglie più di 5.000 volumi che comprendono monografie e periodici, dedicati principalmente alla storia della Resistenza e dell’Antifascismo in Italia e all’estero, alcuni dei quali difficilmente reperibili altrove. I volumi sono in larga parte catalogati e presenti in Opac-SBN.

Fig. 4 - Biblioteca ANPPIA


La biblioteca occupa tre sale. Le prime due ospitano le monografie e il materiale fotografico – organizzati per soggetto – relativi alla storia d’Italia e dei partiti politici, alla Resistenza italiana, francese e spagnola, al nazismo e all’olocausto, al fascismo e all’antifascismo, nonché biografie di partigiani e antifascisti. La terza sala conserva periodici e opuscoli editi a partire dagli anni Cinquanta, riviste storiche e d’attualità, suddivise per categoria, regione e nazione.

Fig. 5 - L'Antifascista


Fra questi, è presente l’edizione completa  del giornale “l’antifascista” fondato da Sandro Pertini e Umberto Terracini, edito dall’ANPPIA sin dal 1954 e tuttora pubblicato online con regolarità (https://anppia.it/l-antifascista/lantifascista-online/).

La biblioteca e l’archivio dell’ANPPIA, dichiarati di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio con decreto del 7 aprile 2021, sono aperti al pubblico su appuntamento: https://anppia.it/